Le fiere sono appuntamenti che esprimono e raccontano al meglio le radici della nostra società contadina veneta, dimostrando come sia sempre più importante ricordare da dove siamo partiti. Il Veneto non sarebbe quello di oggi – regione dall’economia trainante a livello nazionale che nel 2022 ha avuto la crescita più alta di Pil in Italia – senza aver vissuto un’epoca in cui le fiere erano i veri appuntamenti annuali, nei quali la comunità si ritrovava, mettendo a disposizione un luogo dove non solo divertirsi, ma acquistare i prodotti della terra, scambiare merci e dare una forma all’economia dell’epoca arcaica.
Ha un senso fondamentale oggi perpetuare un rito collettivo come quello della fiera per dimostrare anche a chi quell’epoca e quei passaggi non li ha vissuti, illustrando concretamente come la tradizione sia la più forte arma per proiettarsi verso il futuro. E in questo in Veneto possiamo dire di essere veri maestri.
La Fiera di Lonigo, in questo quadro, è punto di riferimento per l’intera provincia vicentina e per le limitrofe. Come assessore regionale allo sviluppo economico mi sono impegnato a far sì che si punti
a progetti aggregati di rilancio e rivitalizzazione dei centri urbani, ad esempio attraverso i distretti del commercio e tutte quelle iniziative che prevedono la presentazione di progetti con più soggetti. Un’operazione che porta con sé vantaggi a tutti i livelli, da quello economico per arrivare fino a quello della sicurezza.
Il mio augurio è che la fiera di Lonigo continui ad essere evento importante nel calendario delle tante manifestazioni fieristiche del Veneto, occasioni di aggregazione e di valorizzazione delle eccellenze e delle tipicità di ciascun territorio della nostra grande Regione.